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Lodi si interroga sulle necessità di salute: presente il Piano della Salute

Dove e come vengono curati i cittadini di Lodi, in quali strutture e perché, quante sono le malattie croniche e quanti sono i casi di patologie oncologiche, senza dimenticare il tema della medicina di base, di una popolazione sempre più anziana e di un sistema sanitario pubblico che sembra essere superato sempre di più dal privato.

Lodi si interroga sui suoi bisogni di salute e compie il primo passo verso la definizione del Piano della Salute, “uno strumento dinamico che favorisca il confronto tra cittadini, istituzioni sanitarie, enti locali, terzo settore, forze politiche e organizzazioni sindacali”, come lo ha definito Silvana Cesani, consigliera comunale con delega alla sanità e medicina territoriale.

Un documento presentato ufficialmente sabato mattina nella sala conferenze Cosway e che, al momento, solleva più domande che soluzioni. “Ma il nostro impegno è quello di creare insieme le condizioni per garantire il diritto alla salute e migliorare il sistema socio-sanitario”, hanno dichiarato Cesani e il sindaco Andrea Furegato, rivolgendosi alla sala piena di addetti ai lavori. “Le prime analisi effettuate hanno evidenziato criticità nel sistema sanitario locale”, si specifica nel documento, firmato da Cesani e dal sindaco, che solleva anche importanti riflessioni sulle malattie croniche affrontate in città, dove ci sono 26 medici di medicina generale, e nel territorio.

“Nel 2022 rispetto al 2019 a livello provinciale si registra una significativa riduzione dei ricoveri, pari a meno 1971”, si spiega nel Piano. Allo stesso modo, per i ricoveri dei residenti in città nel 2022 si registra una riduzione pari a meno 447, ovvero il 7,7%. Questo è un segnale di un lento ritorno ai livelli pre-Covid, ma va sottolineato che “nel 2022, rispetto al 2019, a livello provinciale le prestazioni specialistiche ambulatoriali sono aumentate del 7%”.

Come per i ricoveri, anche per le prestazioni specialistiche ambulatoriali nel 2022 il 33% della domanda dei cittadini di Lodi è stato soddisfatto da strutture non appartenenti all’ASST di Lodi, che ha perso la capacità di rispondere adeguatamente alle richieste e che, anzi, ha ridotto l’offerta. Inoltre, l’effetto dei tempi di attesa degli ambulatori ASST porta a ricorrere a strutture esterne. A Lodi, inoltre, si scopre una condizione di salute non ottimale, “su circa 44.574 abitanti, circa 14.981 soffrono di malattie croniche”. Tra queste, vengono evidenziati 2591 casi di tumori, la seconda causa di morte in città secondo i dati dell’ATS aggiornati al 2021.

La mattinata è stata coordinata dal dottor Giuseppe Cambiè, ex dirigente medico e ospedaliero, il cui contributo, insieme a quello dell’ex dirigente del sistema sanitario regionale Antonio Nava, è stato utile per la redazione del Piano. Tra gli interventi, anche quelli del prefetto Enrico Roccatagliata e del direttore dell’ASST Guido Grignaffini, che ha sottolineato l’impegno nel lavorare anche per la progettazione di case di comunità, compresa una nella città, presso l’ex Maternità.

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OSPEDALI Visite mediche: 1 lodigiano su 3 va fuori provincia


OSPEDALI Visite mediche: 1 lodigiano su 3 va fuori provincia

Situazione preoccupante nel territorio di Lodi

Secondo un recente studio condotto sul territorio lodigiano, emerge una situazione preoccupante riguardo alle visite mediche ospedaliere. Sono infatti ben un terzo dei cittadini di Lodi a doversi recare fuori provincia per poter effettuare delle visite specialistiche.

Mancanza di strutture specializzate

La principale problematica che affligge il territorio di Lodi è la mancanza di strutture ospedaliere specializzate. Sebbene la provincia disponga di alcuni ospedali, l’offerta di visite mediche specialistiche risulta molto limitata, costringendo molti cittadini a spostarsi in altre province o regioni.

Conseguenze per i pazienti

Le conseguenze di questo fenomeno sono molteplici e negative per i pazienti. Innanzitutto, si verificano notevoli disagi dovuti agli spostamenti, sia in termini di tempo che di costi. In alcuni casi, la necessità di spostarsi può comportare un rallentamento delle cure o un ritardo nella diagnosi, con possibili conseguenze sulla salute del paziente.

Interventi necessari

Per risolvere questa problematica è fondamentale che vengano effettuati interventi a livello governativo e sanitario. È necessario aumentare gli investimenti per la creazione di nuove strutture specializzate nella provincia di Lodi, in modo da garantire una maggiore accessibilità alle visite mediche per i cittadini.

Ospedale

Conclusioni

La situazione delle visite mediche ospedaliere nel territorio di Lodi è davvero preoccupante, con un terzo dei cittadini costretti a recarsi fuori provincia per ottenere le cure necessarie. È fondamentale che le istituzioni prendano atto di questa problematica e si adoperino per garantire una migliore accessibilità alle visite specialistiche direttamente nella provincia di Lodi. La salute dei cittadini non può essere messa a repentaglio a causa di una carenza di strutture sanitarie adeguate.

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